Pilotti e il 'liscio' di Fracassa: «Non ricorda per non spiegare la doppia scheda di Palazzo Pompetti»

TERAMO – La fissa della ricostruzione che soltanto lui crede di vedere lenta, ha giocato un altro brutto scherzo al consigliere-capogrupo gattiano Franco Fracassa, che oggi ha ‘cavalcato’ la notizia comparsa sui quotidiani cartacei delll’albergatore Filipponi che minacciava di cacciare gli sfollati ospitati, tirandoci dentro anche il collega di partito Maurizio Salvi. Il suo voler attaccare l’amministrazione comunale sulla vicenda Autonoma sitemazione o mantenimento negli hotel dei senza casa per il sisma, sapendo che la competenza è della Regione e della Protezione civile (il Comune gira soltanto i Cas dopo aver ricevuto le somme dal Cor), ha spinto già il sindaco a replicargli nel pomeriggio. Ma in serata, l’affondo è del capogruppo del Partito democratico, Luca Pilotti, che definisce la sua polemica «di basso respiro e strumentale,  che denota una scarsa conoscenza dei meccanismi amministrativi, cosa più grave se si pensi che uno dei due firmatari è stato persino assessore all’Urbanistica e all’Edilizia nella passata amministrazione di centrodestra e, pertanto, dovrebbe avere ancora qualche ricordo di quella che è la situazione reale»: Ma sulla ricostruzione e sull’emergenza sisma in generale, l’ex assessore Fracassa dimostra di ricordare poco, anzi sembra proprio di aver rimosso la sua esperienza da amministratore. Secondo Pilotti, che dimostra di aver letto bene cosa emmelle.it e il quotidiano La Città hanno scritto nei giorni scorsi, Fracassa forse ha rimosso il «ricordo, perché altrimenti dovrebbe spiegare ai cittadini come nacque la vicenda della doppia scheda di valutazione che ebbero a partorire gli uffici tecnici sotto il suo assessorato e che poi ha portato alla dolorosa vicenda di Palazzo Pompetti, che tutti purtroppo conosciamo». Da quale pulpito dunque arriva la predica, dice il capogruppo del Pd, che intende fare chiarezza sulle «inesattezze propalate», ricordando i passaggi dei contributi per sfollati in altre abitazioni o negli hotel, che hanno soltanto come destinatario finale il Comune che quando li incassa li distribuisce. «Dimenticano quindi, il capogruppo Fracassa ed il consigliere Salvi – dice Pilotti – che la Regione, il COR ed i comuni destinatari, nulla possono fare (se non quotidiani atti di sollecitazione), se la Presidenza del Consiglio dei Ministri e di conseguenza la Protezione Civile centrale, trattengono le somme che arrivano dall’Europa e non le trasferiscono ai destinatari istituzionali. Omettono di dire che con il Governo precedente a quello del “Cambiamento” in carica, i tempi di trasferimento erano inferiori della metà circa i tempi odierni».